IVREA ed il CANAVESE
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Ivrea ed il Canavese –
www.canaveseturismo.org – [email protected]
www.ivreacittaindustriale.it – www.archiviostoricolivetti.it
UN TERRITORIO ANCORA TUTTO DA SCOPRIRE CHE SORPRENDERà
UN EDUCATIONAL DI TRE GIORNI organizzato dal Gruppo Turismo, Cultura e Sport di Confindustria Canavese, da Canavese Turismo, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e con il supporto della Camera di Commercio di Torino, PER FAR SCOPRIRE LE SUE BELLEZZE AD UN GRUPPO DI GIORNALISTI.
- Il Canavese situato nella zona settentrionale di Torino ha con Ivrea, la romana Eporedia, bagnata dalla Dora Baltea, il suo centro principale, Il CANAVESE PORTA VERSO LA Valle d’Aosta, verso il Gran Paradiso. (Con i suoi panorami e rifugi, oggi rappresenta il regno indiscusso dell’outdoor naturalistico e sportivo montano, dove si possono incontrare campioni internazionali di vela che si allenano nel lago di Ceresole). la Via Francigena canavesana. , uno dei tratti considerati più suggestivi e ben curati del noto percorso devizionale
- Ma non vanno dimenticate una enogastronomia di qualità, (i vini Erbaluce, Carema e Canavese), e le numerose specialità gastronomiche che contraddistinguono il Canavese nel solco dell’eccellente cucina piemontese) i castelli e gli antichi edifici religiosi, le sagre e manifestazioni storiche e tradizionali, i festival rock e le proposte culturali, i percorsi dedicati alla Olivetti ed ai suoi edifici di architettura moderna, ma soprattutto al suo modo unico di fare impresa, cultura ed innovazione.
Inoltre, Ivrea ed il Canavese sono il paradiso degli appassionati di natura e degli Sport Outdoor, con la possibilità di praticare numerose discipline a livello agonistico ed amatorial. Canavese Golf & Country Club di Torre Canavese
Ivrea è circondata da un Anfiteatro Morenico fra i più noti d’Europa formatosi durante le grandi glaciazioni, il ritiro del ghiacciaio Balte, diede origine al cordone morenico della Serra d’Ivrea che si estende per 25 km, ai tanti bacini idrici, vedi ad esempio i cinque laghi d’Ivrea e quelli di Candia Canavese, (lago e parco naturale di, attuale pratica di canottaggio anche con gare agonistiche internazionali) e di Viverone, (sito palafitticolo Patrimonio UNESCO e oggi luogo di pratica della vela).
Ivrea – è sede del miglior stadio per la canoa, inserito nel contesto di una città e per questo unico al mondo, sede di allenamento e di gara agonistica per i campionati internazionali
Ivrea è anche la città di Arduino, marchese di Ivrea che, nel 1000 si fece incoronare primo re d’Italia.
Ma Ivrea è nota soprattutto per la famiglia Olivetti, prima Camillo il capostipite, e dopo per il genio di Adriano Olivetti il figlio , che nel primo novecento trasformarono col loro intuito imprenditoriale un territorio prevalentemente agricolo in un territorio industriale. Gli abitanti lasciarono le vanghe nei campi per entrare in fabbrica. In cambio ebbero tante agevolazioni sociali: alloggi moderni per i dipendenti nonché asili, mense interne e colonie per i loro figli ed altre agevolazioni, che tuttora rimangono.
L’Olivetti è famosa per le macchine da scrivere soprattutto le portatili, come la “Lettera 22” e la “Divisumma 14” tant’è che sono esposte al MoMa di New York, è pur’anche per ii sistemi elettronici e calcolatori a transistor.
Nel cuore di Ivrea, uniti in un unico spazio, un Museo e un Laboratorio didattico raccontano l’affascinante storia industriale della Olivetti. A tutte le generazioni. Ovvero un Laboratorio Museo Tecnologicamente www.museotecnologicamente.it,
Ancora oggi giorno si possono visitare tutti gli ex edifici lavorativi della Olivetti nonché gli edifici preposti ad abitazione o luoghi sociali per dipendenti ovvero; il Palazzo uffici, la centrale termica, le officine, la mensa, il centro studi, l’asilo nido, le case popolari per famiglie numerose, il quartiere residenziale Talponia, per dirigenti e dipendenti, l’edificio della Serra, un’originale costruzione a forma di macchina da scrivere, progettati dai maggiori architetti italiani di quel periodo.
Ivrea è stata insignita Patrimonio Mondiale Unesco. riconoscimento, avvenuto nel luglio 2018, Ivrea, come Città Industriale del XX secolo”.
La targa celebrativa del riconoscimento è posta all’ingresso della “Portineria del Pino” in Via Jervis 11–
Riconoscimento avvenuto, per opera dell’World Heritage Committee dell’UNESCO, domenica 1° luglio 2018 a Manama, capitale del Bahrain, a seguito della candidatura presentata all’Unesco nel gennaio 2017 e sottoposta per un anno e mezzo al processo di valutazione degli Organismi consultivi dell’Unesco.
Da non dimenticare la Chiesa di San Bernardino (la cappella del convento francescano costruito nel 1456
che conserva una delle più importanti testimonianze rinascimentali del Piemonte: il ciclo pittorico della Vita e Passione di Cristo realizzato da Gian Martino Spanzotti) di proprietà della famiglia Olivetti
Ivrea è famosa anche per essere “Ivrea la bella che le rossi torri. specchia sognando a la cerulea Dora. nel largo seno, fósca intorno è l’ombra. di re Arduino” Il Castello delle Rosse Torri è una fortezza difensiva che domina Ivrea dall’alto e fu costruito nel 1358 dal conte Amedeo VI di Savoia detto il Conte Verde
2 – Da ricordare anche il Museo Civico Pier Alessandro Garda, in Piazza Ottinetti , Ivrea che racchiude una collezione archeologica testimonianza del territorio dal neolitica al medioevo, nonché arte orientale e alcuni dipinti della collezione di Abdone Crof.
Attualmente è in allestimento fino al 31 dicembre 2019 la mostra “Piccoli tasti, grandi firme. L’epoca d’oro del giornalismo italiano”, realizzata dal Comune di IVREA che racconta la stagione d’oro del nostro giornalismo e le “penne” che hanno contraddistinto l’epoca compresa fra il 1950, anno della famosa “Lettera 22” dell’Olivetti e la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta quando nelle redazioni dei giornali fece la comparsa il computer.
Che dire del famosissimo carnevale
d ‘Ivrea, con la sua battaglia d’arance, nonché i suoi PIFFERI e TAMBURI. Presso L’ Associazione Museo dello Storico Carnevale di Ivrea di Via E. Guarnotta, 10015 Ivrea ci si potrà documentare sul carnevale. Nel 2020 inizierà il 6 gennaio l’apertura ufficiale dello Storico Carnevale d’ivrea. . https://www.storicocarnevaleivrea.it/ – https://www.pifferietamburiivrea.it/storia
Il 14 settembre per le vie di Ivrea si è svolto un evento unico, ovvero la sfilate dei carri – carrozze trainati dai cavalli seguiti dai Pifferi e Tamburi che rappresentavano le NAZIONI EUROPEE. Il FESTIVAL internazionale dei PIFFERI E TAMBURI A IVREA- sfilata dei Gruppi che partecipano al Pifferi e Tamburi del World Fife and Drum Festival
ALLE PORTE DI IVREA E PRECISAMENTE A CASTELLAMONTE, c’è IL Museo Centro Ceramico Fornace Pagliero – Frazione Spineto, 61-Castellamonte CHE ESPONE OGGETTI E SOPRATTUTTO STUFE IN CERAMICA,
I CASTELLI – i resti dei circa 100 manieri che nella storia hanno difeso il territorio e le comunità, ora trasformati in luoghi di visita artistica e residenza.
- Castello ducale di Agliè, patrimonio UNESCO appartenente al circuito delle Residenze Reali piemontesi
- il castello di Pavone Canavese, medievale con rivisitazione ottocentesca
- il castello Vistaterra di Parella, rivisitato oggi con offerta di servizi sostenibili: cantina e botteghe
- il castello di San Giorgio, con cantina
- il Castello di Masino, storica dimora di proprietà del FAI, sede della rinomata mostra – mercato dei fiori nel mese di maggio e di un programma annuale di eventi diversificati
- Circuito dei Castelli
Oltre ai già citati Castello ducale di Agliè e Castello di Masino, più di 20 sono i manieri diffusi sul territorio, da scoprire con visite guidate rivolte anche ai borghi medioevali circostanti, i quali offrono panoramiche mozzafiato sul piano naturalistico e paesaggistico. Citiamo i castelli dediti ad attività commerciali: hotellery, ristorazione, eventi culturali e matrimoni, corsi e convegnistica:
- Extra alberghiero diffusoNei borghi medievali si trovano strutture storiche e country, immersi nel verde contesto del Canavese che oggi caratterizzano una tipologia di Offerta naturalistica e sportiva outdoor: più di cento B@B – b er b attivi per chi non vuole soggiornare nella hotellery di charme ma immergersi nella natura per un periodo di relax e di benessere.Il Castello di Masino oggi di proprietà del FAI, aperto al pubblico DAL 1988. Il castello conserva arredi,Galleria degli Antenati nella cappella sono custodite le ceneri di Arduino di Ivrea, primo re d’Italia.Il castello di Agliè, Patrimonio Unesco in quanto Residenza Reale del Piemonte- è dotato di un grande parco e da giardini all’inglese e all’italiana con maestose fontane.
- il castello Vistaterra di Parella, , immerso nel verde, costituita dal castello di San Martino da un parco, da un antico vigneto e dai vivai canavesani, creati nel secondo dopoguerra per iniziativa di Adriano Olivetti: uno spazio completamente eco sostenibile per relax, cerimonie, eventi (Info: www.vistaterra.it).
- il Castello di Pavone, tipicamente fiabesco con torri merlateè attualmente un albergo a 4 stelle, www.castellodipavone.com).
- I BALMETTI Borgofranco d’Ivrea – un discorso a parte sono i BALMETTI
serie di cantine naturali (se ne contano oggi oltre 200) addossate alle rocce moreniche del massiccio del Mombarone, in uso sin da tempi antichi per la conservazione di tome, salumi e vino. Non sono abitabili e si aprono al pubblico in occasioni particolari,ENOGASTRONOMIA CANAVESE
- L’Erbaluce di Caluso L’erbaluceè un vitigno autoctono piemontese a bacca bianca, Il suo nome nasce dalla favola di Albaluce. La leggenda narra che il Sole e la Luna, innamorati l’uno dell’altra, non riuscissero mai neppure a sfiorarsi nel cielo. Galeotta fu un’eclisse e dal loro fugace ma appassionato incontro nacque Albaluce, così bella che gli abitanti le offrivano ogni sorta di dono della terra, fino alla loro rovina. Dalle lacrime di Albaluce nacquero tralci di vite con grappoli di uva bianca, l’ erbaluce.
Ha ottenuto. nel 1967. la Denominazione di Origine Controllata (Doc) e, nel 2010, anche la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (Docg). L’Erbaluce VIENE proposto in tre tipologie: bianco secco, spumante e passito.
- Si consiglia una visita alla cantina Gianluigi Orsolani di San Giorgio Canavese per scoprire il vino più importante del territorio, l’Erbaluce di Caluso.
- Il nebbiolo Carema e vino Rosso del Canavese .
- Cui aggiungere la piacevolezza delle grappe e del genepy
- Nel 1933 la Duchessa di Pistoia Lidia d’Arenberg, moglie di Filiberto di Savoia, deliziata dalle specialità della pasticceria, concesse alla pasticceria Roletti di San Giorgio il diritto di fregiarsi del titolo di fornitore: a questa figura si lega tuttora il dolce simbolo della pasticceria ‘Il Biscotto della Duchessa‘. Bar Roletti a S.Gioirgio Canavese.
- Rappresenta una specializzazione del territorio la produzione artigianale della torta 900 di Balla. Pasticceria Balla ad Ivrea e la produzione artigianale del cioccolato abbinato ai prodotti del territorio: vino, grappa, genepy, miele, nocciola e frutta secca e candita. www.torta900.com
- La toma di Ceresole citata già in documenti storici nel 1400, le tome ed il civrin della Valchiusella rappresentano alcune delle tipicità casearie del territorioInterprete della cucina canavesana è la rustica verza, che ritroviamo nei caponet, involtini di cavolo ripieni di carne, e nella zuppa di cavolo la “supa mitonà” con pane, brodo e formaggio ( in alcune versioni anche salsiccia e cipolla). e i “Fagioli grassi”, tipico piatto carnascalesco locale. agnolotti ed i tajarin fatti in casa, mentre il riso consumato frequentemente con funghi, verdure o con la zucca gialla. bolliti accompagnati dai bagnet rossi e verdi e sapidi stracotti di selvaggina (lepre, cinghiale) al Carema o al Barbera accompagnati dalla polenta. Ancora fritto misto dolce e salato piemontese, e coniglio alla canavesana. : la bagna càuda, a base di aglio, olio extravergine d’oliva ed acciughe dissalate, il tutto ridotto a salsa mediante una lunga cottura. Volendo si possono aggiungere agli ingredienti anche burro, panna da cucina, latte e noci tritate. a cui si accompagnano verdure crude o cotte, e la tofeja (ossia i fagioli con le cotiche e il piedino di maiale cotti nel forno a legna nel tipico recipiente di terracotta di Castellamonte, che da il nome alla ricetta) che rappresenta il prodotto gastronomico della tradizione a Carnevale. Assieme alla tofeja ricordiamo anche le fresse (polpettine di frattaglie ed uvetta avvolte nell’omento (retina) di maiale) e gli altri piatti della ‘seina del crin’, il banchetto che seguiva ritualmente la lavorazione casalinga dei salumi e delle carni, in occasione della uccisione del maiale, in inverno.
- Le trote dei fiumi sono un classico nella tavola storica e nella cucina odierna sostenibile e naturalistica.
- Si consiglia una gita sul Lago di Viverone per scoprire gli angoli caratteristici del lago con un battello sul quale si potrà pranzerà degustando il fritto misto dei pesci del lago annaffiato da un buon bicchiere di erbaluce. www.navigazioneviverone.it
- Dove dormire:
Hotel: http://www.canaveseturismo.org/hotel-e-ricettivita-.html
Best Western Hotel Crystal Palace – Via Circonvallazione 4-f, Banchette,
www.hcrystalpalace.com – [email protected] - Dove mangiare a Ivrea:
- Ristoranti: http://www.canaveseturismo.org/ristoranti.html
Trattoria Moderna il Simposio (Info: www,trattoriamodernailsimposio.it) - Agriturismo Cascina Gaio – nei pressi del lago di Viverone e della via Francigena e della chiesa del Gesiun. centenaria azienda agricola, gestita dalla famiglia Godone, a km 0. www.agriturismogaio.it
- postato da ORNELLA TORRE